PUGSS Mantova

Il PUGSS ha trovato la sua prima disciplina nel D.P.C.M. 3 marzo 1999, cosiddetta Direttiva Micheli, ma per diverse cause, non ultima una carenza di specifiche della direttiva stessa, è stato adottato entro i termini previsti, solo da uno sparuto gruppo di Comuni.Tra le Regioni, che sempre in base alla direttiva avevano la possibilità di sottoporre a tale obbligo particolari realtà locali, solo la Regione Lombardia risulta aver adottato una disciplina organica in materia: attraverso la Legge26/03 e il successivi regolamenti di attuazione n. 03/2005 e n. 6/2010

Oltre a ciò la Regione Lombardiaha istituito, nel 2005, un "Laboratorio Sottosuolo" al quale hanno partecipatotra gli altri, anche la Università IUAV e la Regione Veneto. Nell'ambito del Laboratorio sono stati avviati numerosi progetti tra cui anche lo studio di fattibilità "Metodologia generale per la redazione del PUGSS" della Regione Veneto che è stato preso come riferimento per la redazione del PUGSS di Mantova.

Tematica e metodologia progettuale di riferimento

Gestione dei servizi in sottosuolo

Il contesto

Il territorio comunale della città di Mantova.

I soggetti

Oltre all'Università Iuav di Venezia e al Comune di Mantova, ha partecipato al progetto UniSky srl che ha curato, in particolare, le fasi inerenti la caratterizzazione del territorio.

Gli elementi distintivi del progetto e soluzioni adottate

Il modello adottato per la realizzazione del progetto distingue tre fasi (obiettivi) che caratterizzano la gestione del sottosuolo:

Una prima fase redazionale nella quale viene predisposto il PUGSS, ovvero tutto ciò che serve per fare i piani di intervento e in seguito a realizzarli. Una seconda fase applicativa nella quale il PUGSS viene realizzato attraverso la compilazione del Piano degli Interventi e l'approntamento di un Sistema informativo di Supporto Una terza fase attuativa, nella quale il piano degli interventi viene realizzato dalle aziende attraverso l'esecuzione degli interventi e monitorato e coordinato da un apposito ufficio/servizio del sottosuolo. Affinché questa fase possa essere realizzata in forma compiuta, è necessario che siano predisposte delle procedure che indichino come comportarsi nella esecuzione e nella gestione degli interventi.

Il progetto è stato condotto con lo scopo di realizzare tutta la prima fase redazionale (si vedano gli obiettivi del progetto) e di impostare completamente la seconda fase applicativa.

Prodotti e risultati ottenuti

E' stato sviluppato un layer di caratterizzazione del territorio comunale e un data base dei vincoli territoriali. Tutte le informazioni territoriali presenti nel data base di caratterizzazione sono state legate, attraverso una applicazione software, alle esigenze di intervento espresse dal gestore della rete (tipi di intervento da effettuare, rete su cuisi interviene, collocazione territoriale dell'intervento) con lo scopo didefinire una serie di prescrizioni e di buone pratiche da adottare in funzionedi ciascuna richiesta di intervento.

Oltre a ciò sono state redatte delle linee guida per la compilazionedi un regolamento attuativo teso a definire le politiche generali dipianificazione e di autorizzazione degli interventi, di conduzione e diverifica degli stessi, nonché le esigenze di condivisione e di restituzione deidati.

Tempi di realizzazione

Il progetto è stato condotto tra il 2008 e il 2009.

Documentazione del progetto

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